Al via la sospensione per teatri e cinema. Uno dei settori più sicuri in Italia. Gli operatori dello spettacolo in piazza il 30 di Ottobre.

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Secondo L’AGIS, Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, il periodo che va dal 15 giugno fino al 10 ottobre, su un numero di 2782 spettacoli e 347.262 spettatori, è avvenuto solamente un solo contagio.

Dati AGIS

Il nuovo Dpcm con le misure anti Covid firmato dal governo Conte prevede “la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi, anche all’aperto”. Inoltre, vengono anche impediti “fiere di qualunque genere e altri analoghi eventi”. Rimangono aperti musei e istituzioni culturali.

“Esprimiamo la nostra contrarietà, insieme a larghissima parte dell’opinione pubblica, rispetto alla ipotesi prevista nel Dpcm in merito alla sospensione delle attività dei teatri, dei cinema e dei luoghi di spettacolo”. E’ quanto scrive il presidente dell’Agis, Carlo Fontana, in una lettera al premier Giuseppe Conte e al ministro Dario Franceschini. Fontana precisa che “i luoghi di spettacolo si sono rivelati tra i più sicuri spazi di aggregazione sociale”. “Una nuova chiusura delle attività del settore – aggiunge – comporterebbe un colpo difficilmente superabile ed una drammatica ricaduta sulle decine di migliaia di lavoratori ed artisti, già al limite del sostentamento a causa del crollo del reddito. Si tratterebbe di una scelta devastante per l’intero Paese”. Fontana ringrazia il ministro Franceschini  per l’interlocuzione e “per lo sforzo compiuto in queste ore per addivenire a conclusioni differenti”.    Il presidente Fontana cita, come evidenziato dai dati di una ricerca effettuata dall’Agis e trasmessa alle istituzioni ed agli organi di informazione, “i luoghi di spettacolo si sono rivelati tra i più sicuri spazi di aggregazione sociale. Riteniamo, pertanto, che la misura prevista sia ingiustamente penalizzante rispetto al nostro settore”. “Sono stati siglati accordi e protocolli a livello territoriale – prosegue Fontana – ed a livello nazionale con le organizzazioni di categoria per garantire la salute e la sicurezza e tutte le imprese del comparto si sono adeguate assumendosi onerosi investimenti per elevare il livello di prevenzione sia per i lavoratori che per gli spettatori”. “Pertanto, – prosegue la lettera – riteniamo che vi siano i presupposti affinché i teatri, le sale cinematografiche e da concerto siano escluse da provvedimenti restrittivi, alla luce di dati oggettivi che siamo pronti a dimostrare nelle sedi opportune”. “Chiediamo sin da subito l’apertura di un tavolo al fine di individuare possibili strumenti idonei ad affrontare le situazioni di maggiore sofferenza e a garantire più certezza per il futuro”, conclude la lettera del presidente Fontana.

 

IN PIAZZA PER LA CULTURA.

Il 30 di ottobre, una manifestazione pacifica sarà accompagnata dai lavoratori dello spettacolo in tante piazze italiane.

Qui le date:

 

 

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