Dopo essere stata premiata dalla Rassegna Nazionale “Targhe D’Autore” 2015 per aver realizzato con “Il Profumo di un’Era” l’Album auto prodotto più emozionante dell’anno, Amelie decide di estrapolare un nuovo singolo da questo disco: il nuovo singolo è “Ti ho ucciso con un click”. Il brano, completamente elettronico, ha un intento quasi critico nei confronti della società ormai svuotata di contenuti e valori, una società sempre più priva di aspetti “umani” anche nei rapporti interpersonali e affettivi. In “Ti ho ucciso con un click” si vuole sottolineare come nella nostra Era dominata dai social e dal web, sia facile “uccidere”, con un solo “click” sul mouse, un amore mai vissuto realmente. Le persone sono solo delle foto e profili: spesso si tende ad idealizzare ma è anche velocissimo distruggere e dimenticare. Sui social e su web spesso le parole “non san parlare” e “affondano su schermi liquidi”. Ma nel momento in cui ci si stacca dalle sovrastrutture mentali legate ad internet, è semplice godersi la realtà e sprofondare nella bellezza del cielo blu che non richiede nessuna chiave di accesso o password (“Vivo è il cielo sopra me, è un foulard, vertigine. Senza chiave è aperto e da l’accesso alla realtà”). Il testo è tutto giocato sui termini informatici, mentre l’arrangiamento si basa su suoni elettronici (quasi a voler impersonare musicalmente l’”artificiosità” del mondo web) e su un sound minimale che crea uno stato di sospensione quasi inquietante e allo stesso tempo “affascinante ed ipnotico”. Il videoclip (montato ed editato dalla stessa Amelie) gioca sulla metafora del click (il mouse diventa una vera e propria arma), e su un continuo contrasto tra reale/virtuale. Amelie passa continuamente dalla realtà al mondo del web, mondo quest’ultimo in cui appare come un Avatar cinico e spietato.
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