Lo stato Sociale è la band più discussa della scena indipendente italiana proprio per il suo nome che è tutto un dire e che svela i loro concetti, parte integrante della loro vita e della loro musica.
Una politica non vissuta in prima persona attivamente ma più che altro sostenuta nei legami ed origini che indissolubilmente non possono essere abbandonati: 5 bolognesi, quasi tutti nipoti di partigiani, con quel pizzico di ironia che solo Giorgio Gaber avrebbe potuto avere, “qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno”.
Ecco, proprio oggi venerdi’ 10 marzo esce il terzo attesissimo album in studio “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” in uscita per Garrincha Dischi, etichetta che li segue e spinge fin dai loro esordi, ed i 5 membri Lodo, Albi, Checco, Carota e Bebo lo definiscono già “l’album della maturità“.
I due singoli anticipatori “Mai stati meglio” e “Amarsi male”, primo in classifica Spotify della indie Italia Playlist, sono entrambi non cantanti da Lodo (lead-singer) nel pieno stile della band, sempre pronti a stupirci.
Tutti testi scritti di pancia, improvvisati a tema principalmente libero. La musica arriva sempre dopo, dopo un testo controcorrente ed intelligente. Un brain-storming di idee, di frasi, messe a disposizione dalle loro 5 diverse visioni sul mondo. Ognuno dice la sua verità, è questo mix culturale il frutto del loro successo, un vero e proprio “comunismo intellettuale” ma non intellettualoide .
Adesso dopo il tour nei club italiani e non, arriva anche la loro data più matura annunciata: il 22 aprile debutteranno al Forum di Assago, un gradino veramente notevole, concerto attesissimo.
“Per noi ogni concerto è una festa, è stato così dall’inizio e vogliamo che rimanga così“.
Concedeteci una riflessione a cuore aperto.
Da qualche anno riusciamo ad ascoltare in radio artisti giovani che fanno sperare in un ri-lancio della creatività del nostro paese, realtà interessanti alternative sempre più apprezzare dagli ascoltatori, che fanno riflettere, ridere e che rispecchiano la nostra voglia di novità ed i ragazzi di “Amore ai tempi dell’Ikea” ne sono un lampante esempio .
Se vi siete persi la vigilia di questa festa, ve la riproponiamo qua sotto, con questo ultimo singolo “Buona Sfortuna“, il prediciottesimo che non avete mai avuto.
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