di Matteo Zetti – “Sei un maschio tra i 30 e i 40 anni? Suoni uno strumento? Allora fai proprio al caso nostro! Manda una mail a distoniafocale@chedolore.oi per ricevere un abbonamento a serie problematiche articolari. Cosa stai aspettando?”
Vi sconsiglio di abbonarvi ad esso, conosco persone a cui è risultato davvero difficile disdire questa ‘offerta’!
Di seguito vi sintetizzo in cosa consiste questa.
Ormai per voi fedeli lettori sarà chiaro il concetto di plasticità cerebrale (vi invito a rileggere l’articolo Il Nonno e il Pianoforte) e dei suoi effetti positivi sulle nostra vita, specialmente se si è musicisti, giusto? Bene, adesso faccio luce anche su un aspetto negativo.
Vari studi hanno dimostrato come un continuo e intenso uso delle dita può portare a una seria disorganizzazione delle rappresentazioni corticali (vedi articolo ‘Che Omuncolo che sei!’) a livello della corteccia somatosensoriale.
Ciò può generare la perdita del controllo della mano in questione: rallentamento dei movimenti, tremore delle dita,rigidità/debolezza, persino dolore (Elbert, 1998). Tale condizione è identificata con il nome di distonia focale.
Questa patologia è correlata a un uso virtuosistico delle mani, in cui il sistema nervoso è spinto al limite, tanto che i musicisti che più ne soffrono sono violinisti, chitarristi e pianisti. Questo non significa che essere contrabbassisti o trombonisti metta in salvo, ma solo che il loro repertorio offre in minore quantità passaggi “massacranti” dal punto vista dell’arto (ciò dipende anche dall’ergonomia dello strumento).
Come per molte patologie, la componente psicologica è alta. Ansia e perfezionismo sono fattori legati allo sviluppo della distonia, così come è presente anche una componente genetica, i maschi ne sono maggiormente colpiti.
Non temete! E’ reversibile. Basta stoppare l’attiva esecutiva e intraprendere un percorso riabilitativo-comportamentale in cui, tramite esercizi specifici , si possa ricreare la corretta organizzazione funzionale della corteccia.
Detto questo, cari lettori, non dovete assolutamente abbonarvi a tale servizio! Se avete proprio bisogno di abbonarvi a qualcosa, vi suggerisco di inserire la vostra mail nel sito TgMusic in modo da ricevere in tempo reale i miei articoli: la corteccia vi verrà stimolata dai miei argomenti e non sarete bombardati in modo eccessivo; siete salvi da distonia focale!
Matteo Zetti
rubricafattidinote@gmail.com
www.matteozetti.com
No comments