I Dallapiccola Days. Tre giorni con Luigi Dallapiccola e i compositori del Novecento Fiorentino sono un evento, commissionato dal Maggio Musicale Fiorentino al Centro Studi Luigi Dallapiccola e al Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, ideato da Mario Ruffini per l’LXXXII Festival del Maggio Musicale 2019. Un evento che, grazie al fondamentale apporto del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, torna a far rivivere a Firenze la figura di Luigi Dallapiccola.
Dallapiccola è Firenze, nondimeno da come Wagner è Bayreuth o Verdi Milano, Mozart Salisburgo, Lucio Dalla Bologna, i Beatles Liverpool o infine Pino Daniele Napoli. Di ciò il capoluogo toscano comincia a prendere progressivamente coscienza e conoscenza, e il Centro Studi Luigi Dallapiccola diventa via via un motore propulsivo per la scoperta sempre più approfondita di quell’inesauribile patrimonio politico e culturale che i compositori fiorentini, guidati dalla stella polare di Luigi Dallapiccola, hanno rappresentato per il Novecento musicale italiano ed europeo.
Il compositore istriano-fiorentino ha segnato la storia musicale del Novecento, riassumendo in emblema sia le conquiste tecniche della dodecafonia, sia le tragiche vicende dell’intero secolo, vissute in prima persona e trasformate in una significativa e irripetibile traversata artistica. Ecco perché Dallapiccola è Firenze: perché Dallapiccola è la nostra storia. Dallapiccola siamo noi.
Arrivato a Firenze dall’Istria nel 1922, quando aveva 18 anni, Luigi Dallapiccola è stato in Conservatorio, ininterrottamente dal 1923 al 1967, prima da studente (1923-1931), poi da docente (1931-1967); è stato eseguito al Maggio Musicale Fiorentino ininterrottamente per dieci anni dalla prima edizione del 1933, e poi regolarmente fino agli anni Novanta del Novecento; nel 1974 è stato insignito della Medaglia d’oro dalla Città di Firenze, proprio per aver portato a Firenze, con la sua persona, il baricentro di tutta la musica italiana. Dallapiccola, un Ulisse del Novecento capace di solcare i tumultuosi mari del secolo scorso e trasformare in arte i drammi affrontati nel corso della sua esistenza.
Nei Dallapiccola Days torna a rivivere anche la figura di Carlo Prosperi, prosecutore storico del magistero dallapiccoliano, che con la sua “serialità temperata” trova strade autonome per il proprio percorso sonoro, a cominciare dall’uso di strumenti, come il clavicembalo o la chitarra, mai utilizzati da Dallapiccola.
I Dallapiccola Days, manifestazione della durata complessiva di circa 60 ore, si aprono emblematicamente “fuori dalla città”, nel mattino di sabato 4 maggio, con uno spettacolo di marca dallapiccoliana – prodotto e donato gratuitamente dalla compagnia QA-QuasiAnonimaProduzioni “Ulisse. L’arte della fuga. Navigando da Bach a Dallapiccola” con: Sergio Basile, repertorio musicale curato ed eseguito dal vivo da: Filippo La Marca, testo poetico e coordinamento artistico a cura di: Auretta Sterrantino – al teatro della Casa Circondariale di Sollicciano (nessuna odissea è maggiore di quella dei detenuti privati della libertà). Proseguono “in città”, sempre sabato 4 maggio, con un appuntamento pomeridiano alla Sala Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti e poi la sera con un Concerto alla Sala del Buonumore “Pietro Grossi” del Conservatorio “Luigi Cherubini”.
A mezzanotte di sabato 4, una performance al Circolo dei Canottieri e sui barchini dei Renaioli, sotto Ponte Vecchio e sotto gli Uffizi: dal cuore della città antica il celebre flautista Roberto Fabbriciani dona il suo talento alla città, contrappuntato dall’Ensemble jazz del Conservatorio in un dialogo contrastante fra modernità (Firenze) e Nuovo Mondo (America); dall’acqua faranno rivivere la musica dei Compositori fiorentini del Novecento e le coeve musiche in arrivo da Oltreoceano. Un’occasione per mostrare anche l’eccellenza del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio “Cherubini” di Alfonso Belfiore e Roberto Neri nella notte sull’Arno.
Domenica 5 maggio l’evento toccherà varie istituzioni: dall’Accademia delle Arti del Disegno in Via Orsanmichele (dove, commentati da Cristina Acidini e Giorgio Bonsanti, saranno proiettati i film sull’arte di fine anni Quaranta e inizi anni Cinquanta con le musiche di Dallapiccola), alla nuova sede del Lyceum sul Lungarno Guicciardini, per finire all’Institut français Firenze in Borgo Ognissanti.
Lunedì 6 maggio si comincia con la Lectio magistralis di Luciano Alberti all’Aula Magna di Via Laura dell’Università degli Studi di Firenze, per proseguire alla Biblioteca Nazionale Centrale (il regno di Laura Dallapiccola, moglie del compositore) in Piazza Cavalleggeri.
L’evento si concluderà la sera di lunedì 6 maggio con un Concerto dei Solisti e dell’Orchestra del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” diretto da Paolo Ponziano Ciardi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, nel quale saranno presentati quattro giovanissimi solisti che eseguiranno brani per soli e orchestra di Luigi Dallapiccola, Carlo Prosperi e Richard Strauss.
Questo Dallapiccola Days è di fatto una vetrina dell’eccellenza assoluta in campo artistico e didattico del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” diretto da Paolo Zampini, che spazia da nomi di fama mondiale come Fabbriciani a giovanissimi esecutori già in grado di calcare le massime scene. Dai giovani direttori d’orchestra a tutti gli strumentisti e ai cantanti, è un vero festival della migliore gioventù che fa proprio il dovere morale e artistico di tenere viva la memoria sul panorama musicale del Novecento fiorentino. Nessun nome in questa nota introduttiva, perché si farebbe torto a mancarne anche solo uno: ciascuno di questi giovani esecutori non è solo uno sguardo al futuro della musica, ma è già il presente di questa Firenze che sa rinnovarsi mantenendo salde le proprie radici.
Significativi l’integrale per coro della produzione giovanile dallapiccoliana, nonché l’integrale per pianoforte di Dallapiccola e Prosperi. Altresì significativa la presenza, nell’ambito di un medesimo ciclo, di pressoché tutti i compositori che da Dallapiccola in poi hanno calcato le scene fiorentine nel Novecento, in una completezza forse mai verificatasi in precedenza.
Con i Dallapiccola Days riportiamo in città, e al Maggio, i nostri compositori. Queste giornate diventano anche l’occasione per ricordare la straordinaria Schola Fiorentina (Bartolozzi, Benvenuti, Bussotti, Company, Prosperi e Smith-Brindle), nonché altri compositori cresciuti nel contesto della Firenze novecentesca, come Castelnuovo-Tedesco nella sua formazione giovanile (fino alle leggi razziali), e poi Lupi, de Angelis, Luciani, Pezzati, Cardini, Fabbriciani, o qui arrivati come Berio, Berberian, Mirigliano. È infine l’occasione per ricordare maestri recentemente scomparsi come Boncompagni, Lombardi, Rigacci, ma anche Piero e David Bellugi, con l’esecuzione dei brani a loro dedicati. Evochiamo infine Richard Strauss, da cui Dallapiccola impara i primi segreti dell’orchestrazione, per non citare Johann Sebastian Bach, il vero padre di tutta la dodecafonia.
Da sottolineare la partecipazione istituzionale della Casa Circondariale di Sollicciano, dell’Istituto degli Innocenti, della Società Canottieri e dell’Associazione dei Renaioli, dell’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica Accademia del mondo, del Lyceum Club Internazionale di Firenze, dell’Institut français, della Biblioteca Nazionale Centrale e dell’Università degli Studi di Firenze.
Il tutto con il fondamentale contributo dalla Fondazione CR Firenze, ancora una volta, e come sempre, vicina.È questa la rete della grande cultura fiorentina che si riunisce intorno alle vicende che segnano la storia della città di Firenze. Si aggiunga altresì il supporto della Treccani e delle Edizioni Suvini Zerboni.
Tutti i diversi appuntamenti dei Dallapiccola Days saranno legati da un racconto di Mario Ruffini, che farà rivivere – attraverso la città – i paradigmatici 6.000 passi di Luigi Dallapiccola alla scoperta, con Dante, di Firenze.
Numeri, per finire! I Dallapiccola Days, in queste brevi e lunghe 60 ore, attraversando Firenze e toccando 12 diverse istituzioni, presentano 22 compositori, 81 composizioni, 3 film d’arte, un atto unico teatrale e una
lectio magistralis, grazie all’apporto di ben 200 esecutori. Numeri, dunque: specchio matematico di un Conservatorio nella sua più ampia capacità produttiva e di un Centro Studi nato per far vivere e rivivere uno dei capitoli più belli e importanti della storia musicale europea del Novecento, quella di Luigi Dallapiccola e degli straordinari compositori fiorentini.
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