E’ uscito ‘Improbabili storie di vita’, il primo EP dei JAMU

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(di Stefania Bernacchia) E’ da poco uscito Improbabili storie di vita, il primo EP della band calabrese JAMU. Il gruppo, composto da quattro giovani artisti molto motivati e ambiziosi, si era già fatto conoscere con il singolo di debutto Pezzi d’anima e lacrime , un brano grintoso uscito nel giugno dello scorso anno.

Abbiamo chiesto a Francesco, voce della band, come è nato Improbabili storie di vita.

Questo EP ha preso vita negli ultimi anni. Il lavoro di produzione in sè è durato quasi cinque mesi, tra registrazione delle canzoni e produzioni video.

E’ composto da sei tracce, composte usando diversi stili musicali, si parte dal rock, per passare al blues e finire poi con le note di una simil taranta.

I brani sono :

-Pezzi d’anima e lacrime

-La tua bellezza

-Zeno Smokes

-Milano di notte

-Inno dissacrato

-Amico mio

L’EP è stato completamente autoprodotto e finanziato, continua Francesco, grazie ad una campagna crowdfunding che ci ha permesso di coprirne i costi, la data del release è stata lo scorso 8 maggio ed insieme all’ EP è uscito anche il nostro nuovo video. 

Chi si è occupato della parte musicale e chi, invece, si è dedicato ai testi?

Io ho scritto i testi e le parti ritmiche di chitarra, mentre dei soli e di alcune ritmiche distorte si è occupato Riccardo, il chitarrista solista. Marco invece ha fatto le parti di basso e i cori mentre Matteo le percussioni.

Quali sono gli argomenti principali raccontati nell’ EP?

Beh molti. Diciamo che in quest’album ho raccontato gli eventi più significativi degli ultimi anni. Si parla di amore, di politica, della droga che imperversa nelle strade della città, c’è una critica rivolta alla nostra società e anche il ricordo per un amico scomparso che è racchiuso nell’ultima traccia.  Praticamente ho messo in musica il mio diario segreto!

Nello specifico, i temi affrontati dalle singole canzoni sono diversi. Ce ne parla Francesco.

In Pezzi d’anima e lacrime si parla di una storia d’amore finita male, nel senso che io mi ero preso una cotta e scrivevo canzoni, ma a lei proprio non fregava niente! (ride)

Ne La tua bellezza più o meno il tema è simile, avevo visto e conosciuto questa ragazza da poco.

Cronologicamente ho scritto prima La tua bellezza che Pezzi d’anima e lacrime, anche se il primo brano è ancora inedito. 

La guardavo ed ho scritto di quanto fosse bella, l’ho descritta, ho descritto ciò che mi piaceva di lei, poi ho finito la canzone durante un viaggio in Sicilia, precisamente a Marsala. Ero affascinato dalle saline ed è per questo che nella seconda strofa della canzone si racconta di un tramonto, quando il sole calando si riflette nel sale. Ho descritto il famoso tramonto delle saline Marsalesi, come hanno già fatto una serie di artisti prima di me. 

Zeno Smokes racconta la storia di un uomo che è un po’ la reincarnazione di Zeno, il protagonista inetto de La coscienza di Zeno di Italo Svevo. E’ un uomo incapace di decidere, che vive in balia del destino e nella canzone rimarrà completamente solo. È vittima di se stesso, della sua incapacità di comunicare e reagire alla vita e nel finale del brano muore da solo; l’unica compagnia che è stato capace di tenersi bel stretta è rappresentata dal vizio del fumo, che non lo abbandona nemmeno in punto di morte. 

Milano di notte è stata scritta in una sola notte, quando persi l’ultimo tram per tornare a casa e dovetti fare la strada a piedi, attraversando la città di notte, dal centro a casa mia, attraversando le strade e passando per un famoso parco del milanese.  Ho camminato guardandomi intorno ed ho notato tutto ciò che di giorno non c’è, la droga dove giocano i bambini, le prostitute sotto i lampioni a contrattare con i clienti e così via. La realtà della notte è diversa, è più brutta, ma forse meno bigotta, quindi sicuramente più libera, perché come si dice nel brano ‘Milano di notte è un’altra città, guarda in silenzio ma non ti giudica’. 

Inno dissacrato è una critica rivolta alla politica e al sistema nella sua interezza, abbiamo anche fatto il nome di alcuni politici perchè vogliamo dire alla gente che si può fare, che se le cose non ci vanno bene è giusto dirlo, che se questa Italia sta facendo schifo abbiamo l’obbligo morale di ammetterlo. L’idea è stata quella di riprendere l’Inno d’ Italia originale e modificarlo con l’aggiunta anche di una famosa frase di Dante Alighieri. 

Amico mio è l’ultimo brano ed è quello al quale sono più legato. E’ una dedica ad un amico scomparso ed è il mio ricordo più forte. E’ stata la prima canzone che ho scritto per l’album ed in pratica tutto il progetto è imperniato su questo brano: abbiamo iniziato a suonare perché volevamo suonare Amico mio, tutto il resto è nato dopo,  ma siamo felicissimi sia nato il gruppo e oggi possiamo dire di aver pubblicato il nostro primo EP.

 

Potete seguire la band su Facebook, YouTube, Spotify e ascoltare i loro brani su tutte le piattaforme di ascolto digitale.

Di seguito il brano Amico mio tratto da Improbabili storie di vita.

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