Informato del premio, Edoardo Bennato ha dichiarato:
“Avevo in mente questa frase, ‘Pronti a salpare’, molto prima di sapere che ne avrei scritto una canzone che avrebbe dato addirittura titolo a tutto un nuovo album. Pensavo: ‘Pronti a salpare’ non è dedicato a chi scappa dall’inferno della miseria, delle guerre, delle carestie. Loro sono ovviamente sempre ‘pronti a salpare’. Ma è dedicato al cosiddetto ‘mondo occidentale’, il mondo del benessere, della pace, dell’abbondanza, che deve e sottolineo deve, essere pronto a salpare, a cambiare modo di pensare. Non è buonismo spicciolo. Non abbiamo altra scelta e non serve chiudere le frontiere o alzare muri. L’umanità da sempre è in cammino: un concetto che non si può fermare. Dunque siamo noi, volenti o nolenti, a dover essere ‘pronti a salpare’!”
Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha commentato:
“Non è sorprendente che la canzone vincitrice del Premio Amnesty, ‘Pronti a salpare’, sia quest’anno una canzone che parla di chi – anche in questo momento – sta attraversando il mare in cerca di rifugio e sicurezza; di chi sta fuggendo dagli orrori di una guerra che ha distrutto la vita di migliaia di persone: non solo di coloro che l’hanno persa definitivamente, ma anche di coloro che sono costretti a ricominciare tutto, in una terra straniera che spesso non li vuole e fa di tutto per ricacciarli indietro. Edoardo Bennato, con le sue parole e la sua musica, ci aiuta a fare conoscere questa tragedia e i suoi protagonisti: uomini, donne e bambini che meritano la nostra solidarietà di essere umani. Ma formula anche un auspicio: che ‘Pronti a salpare’, pronti a cambiare il proprio modo di vedere le persone che arrivano sulle nostre coste, siano i nostri concittadini, gli abitanti della ricca (e non più tanto generosa) Europa. Noi, quell’auspicio, non possiamo che condividerlo”
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