Farfisa: gli organi che hanno fatto storia. Intervista a Claudio Capponi.

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di Marta Leung Kwing Chung

Speciale Cremona Musica 2024

 

Claudio Capponi, classe 1956, marchigiano di Castelfidardo, è accordatore di pianoforti e riparatore di strumenti musicali elettronici: custode di un’importante storia di artigianato italiano, quella di Farfisa, è detentore della più grande collezione di strumenti da essa prodotti. La ditta Farfisa nasce nel 1946 dalla fusione di tre imprese artigianali marchigiane, quelle di Paolo Settimio Soprani di Castelfidardo, dei Fratelli Scandalli di Camerano e di Frontalini di Numana. Fino al 1988 è stata la più grande azienda di strumenti musicali in Europa: inizialmente dedita alla realizzazione di fisarmoniche, nel 1956 ha introdotto nella sua produzione gli organi elettrici che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, oltre a giradischi, pianoforti acustici e apparecchi di stereofonia. La collezione di Claudio Capponi sarà a disposizione dei visitatori di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, con strumenti funzionanti pronti a prendere vita nelle mani di curiosi e appassionati.

 

Come nasce la sua collezione e cosa rappresenta per lei?

È un’idea che mi ha affascinato fin dall’adolescenza, quando iniziai a lavorare per la CRB Elettronica, altra azienda musicale marchigiana. Ad oggi credo di essere il più grande collezionista al mondo di strumenti Farfisa. Custodire, conservare e divulgare la storia di questa azienda è una gioia, ma anche una grande responsabilità: l’Associazione Culturale Farfisa [di cui Capponi è presidente, ndr] si occupa di recuperare e restaurare gli strumenti, cercando di rispettarne l’originalità.

 

Ci parli della collezione: che strumenti include e quali hanno maggior rilevanza storica e artistica?

Troviamo gli organi elettrici delle serie Fast e Compact (per la quale fu costruito uno stabilimento apposito), il Clavoline del 1955, primo sintetizzatore prodotto da Farfisa su progetto francese – e con tutta probabilità anche il primo al mondo. Tra i pezzi più notevoli a livello storico ed economico posso citare il Policrome, tastiera che trova le sue origini nel modello Pergamon e che rappresenta il primo strumento in cui viene inserita la sintetizzazione dei cori umani: ne furono prodotti solamente 300 pezzi in tutto il mondo e ad oggi è raro trovarne di funzionanti. Elton John, i Genesis, i Led Zeppelin, i Doors, Domenico Modugno, Gianni Morandi, Rita Pavone sono alcuni dei grandi musicisti che hanno suonato gli strumenti Farfisa…abbiamo tante foto a testimoniarlo! Ma il più famoso è senza dubbio il Compact 2, suonato da Richard Wright durante il celeberrimo live dei Pink Floyd a Pompei del 1971.

 

Che cosa ci aspetta dunque a Cremona Musica?

Porterò strumenti funzionanti – tra essi sicuramente quelli delle serie Compact e Fast – così che il pubblico e gli appassionati possano anche provarli e suonarli. Sono molto felice di ritornare a Cremona Musica, sia come collezionista che come accordatore: è un ambiente familiare dove ritrovo amici, colleghi e tanta musica… in breve, la mia vita!

 

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