Firenze – Tinte gotico-musicali, ritmi zigani e colonne sonore sotto la Loggia dei Lanzi
Sabato 21 luglio 2018, la Konstanz Youth Symphony Orchestra si esibirà in Piazza della Signoria, alle ore 20.30, per il Festival internazionale delle Orchestre Giovanili. La formazione tedesca, nata nel 1992, è diretta dalla giovane bacchetta di Till Schwarz che ricopre l’incarico di direttore d’orchestra dal 2017.
L’Orchestra giovanile aprirà la sua esibizione fiorentina con un omaggio alla Russia e all’Inghilterra proponendo l’Ouverture-Fantasia dal balletto Romeo e Giulietta di P. I. Tchaikovskij da Shakespeare. Il compositore russo scrive questa pagina per i Balletti russi, grazie alla collaborazione attivata con Milij Balakirev. Tinte gotiche, ritmi pulsanti e brutali evocano i contrasti tra Capuleti e Montecchi. Su questi si staglia il tema dell’amore,tragico e appassionato, di Romeo e Giulietta; tema che sublimerà nella morte, in quel Moderato assai del finale, sul ritmo di marcia funebre, scandito dai timpani. Ma l’amore, seppur sublimato nella morte, soggiace all’odio implacabile che si riprende la parola col suo ritmo pulsante, soffocante e schiacciante.
Segue l’Andante Festivo del finlandese Jean Sibelius. Scritto inizialmente per quartetto d’archi nel 1922, Sibelius decise di farne una versione per archi e timpani nel 1939 perchè l’amico Olin Downes, critico del New York Times, doveva registrare un brano finlandese in occasione di una trasmissione radiofonica celebrativa dell’Esposizione universale newyorkese.
Dalla Finlandia torniamo a Berlino, con l’esecuzione della Sinfonia n. 5 ‘Riforma’ in Re minore op. 107 di Felix Mendelssohn, composta nel 1830, in occasione del 300esimo anniversario della Confessione augustana della Riforma protestante luterana. L’ultimo movimento è, infatti, costruito sul Corale scritto da Martin Lutero che ha titolo ‘Ein feste Burg ist unser Gott’ (Forte Rocca è il nostro Dio).
Le note Danze ungheresi n. 1 e n. 5 di Johannes Brahms ci trasportano in un clima più sereno e disteso. Furono scritte dal giovane musicista come esercizi compositivi sui ritmi e le melodie zigane. Originariamente create per piano Brahms ne realizzò, nel 1823, anche la versione orchestrale.
Chiude il concerto dei giovani musicisti tedeschi di Costanza una delle più celebri colonne sonore contemporanee: I pirati dei Caraibi del compositore tedesco Klaus Badelt, colonna sonora scritta nel 2003 per l’omonimo film diretto da Gore Verbinski per l’etichetta Walt Disney Records.
Ingresso libero.
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