(di Stefania Bernacchia) Radio Versilia, in collaborazione con TGmusic.it, intervista Francesco Gabbani, vincitore del Festival di Sanremo Giovani con il brano Amen!
Benvenuto Francesco!
Grazie, è un piacere essere qua con voi! Un saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Versilia.
Francesco, a dispetto dei tuoi 33 anni, sei stato la vera rivelazione di questo Festival e stai avendo davvero tanto successo. Tu hai cominciato ad avvicinarti alla musica fin da piccolo, nel negozio di strumenti musicali dei tuoi genitori, a Carrara.
Sì, in effetti sono nato in mezzo agli strumenti, si può dire che erano il mio parco giochi! Prima era un semplice gioco, poi con il tempo è diventato il mio mestiere.
Tua mamma però so che ti preferiva laureato!?
Eh sì, come tutte le mamme del resto! Il mondo della musica, si sa, è insicuro, ma oggigiorno anche quello del lavoro purtroppo. Diciamo che il Festival è stato come una laurea per me. Adesso mia mamma sa che faccio il cantautore di mestiere!
Oggi sei famoso per Amen, ma delle tue note biografiche capiamo che il tuo rapporto con la religione non è così intimo.
Beh, il titolo ha un tono sarcastico e ironico. Propone di fare il contrario di quello che dice il testo della canzone. Invece di aspettare un miracolo, dicendo un semplice Amen, dovremmo renderci conto che siamo noi stessi gli artefici del nostro destino.
Sei stato molto apprezzato dalla stampa, che ha definito la tua musica ‘di un certo spessore’.
Questo mi lusinga e mi fa molto piacere, io faccio musica in modo del tutto spontaneo, cercando di esprimere il mio modo di vedere le cose, le mie emozioni, cosa penso. Che possa essere considerata più profonda rispetto alla norma mi fa piacere, sempre senza nulla togliere alla musica di oggi (non si può fare di tutta l’erba un fascio).
‘Eternamente ora’ è il tuo secondo album, dopo quello del 2013 ‘Greitist Iz’. Com’ è cambiato Gabbani in questi anni e cosa vuole portare di nuovo?
La mia musica cambia con me. La grossa differenza sta nelle sonorità: Eternamente ora è un disco molto più elettronico, a differenza di Greitist Iz del 2013 che era molto più suonato (suonavo un po’ tutti gli strumenti).
‘La strada’ e ‘Il vento si alzerà’ sono i due brani di Eternamente ora che ci hanno colpito maggiormente, ce ne vuoi parlare?
La strada è il brano che apre l ‘album, perché descrive il percorso che uno si ritrova a dover fare nella vita, il mettersi mentalmente in sintonia con la strada che stiamo percorrendo. Sulla strada capisci cosa c’è intorno a te e questo ti aiuta a capire te stesso. Alla fine siamo continuamente alla ricerca di equilibrio e pace interiore.
Il vento si alzerà invece chiude il disco, è il brano più intimo ed è quello che mi descrive nella dimensione più spoglia e vera, racconta insomma le mie debolezze: la passione per la musica è sempre stato il senso della mia vita, che mi ha salvato dalle inquietudini.
Dopo il successo di Amen, cos’è la felicità per Francesco Gabbani?
Per dirla un po’ con un luogo comune, quel momento che sta tra due attimi di tristezza. I momenti di felicità sono tanti, bisogna solo saperli cogliere. È difficile spiegare quando si è felici, ma quando stai vivendo un momento di felicità, è più facile da riconoscere.
Parlaci del tuo prossimo tour. Cosa bolle in pentola?
Sui miei profili social c’è scritto tutto: partirò questo mese con il mio tour, faremo tappa a Milano, Roma e Torino. Poi in estate farò molte altre tappe fra cui una a Forte dei Marmi, il 10 agosto infatti sarò a Villa Bertelli.
Allora invitiamo i nostri ascoltatori ad acquistare subito il biglietto! Chissà, magari potresti venire in diretta a Radio Versilia a farci compagnia!
Volentieri!
Francesco, ti ringraziamo per essere stato ai nostri microfoni e in bocca al lupo per tutto!
Grazie a voi e a tutti gli ascoltatori di Radio Versilia: un bacio gigantesco!
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