“È una scelta dolorosa frutto di un’incompatibilità con la visione e la gestione della Direzione Generale di un’Istituzione di cui mi onoro di aver fatto parte per tanti anni.”
Questo il primo commento di Giorgio Battistelli alle sue dimissioni presentate al CdA della Fondazione ORT. Che continua:
“Quando i contrasti di ordine culturale sono irrisolvibili, allora è il momento di andare via. Una decisione presa in un momento in cui non ritenevo conclusa la mia esperienza artistica con l’ORT, tanto ci sarebbe da fare e tanto ancora avrei voluto fare.
É un momento complicato che ci porta a riconsiderare i modelli su cui avevamo fondato il nostro essere. Ancor più di prima la cultura deve essere considerata un servizio essenziale per la sopravvivenza della società e non è possibile assumersi il compito di pensare il nuovo oggi se non si parte da questo assunto.
Per questo va fatta una seria riflessione anche sull’organizzazione e gestione delle Istituzioni culturali: non ci può essere prevaricazione di un ruolo su un altro, serve una visione condivisa per la migliore allocazione delle risorse con la finalità prioritaria di mantenere alto il livello del prodotto culturale.
Alla Fondazione, ai Professori dell’orchestra e a tutti i Collaboratori e i Consiglieri va la mia personale gratitudine per questi anni in cui la crescita professionale è stata accompagnata da una importante crescita personale.”
Tra i più noti compositori italiani, le sue opere sono rappresentate nei più importanti teatri europei.
Battistelli ha ricoperto diversi incarichi istituzionali: direttore Biennale Musica di Venezia, Presidente Società Aquilana dei Concerti, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana, Direttore Artistico Arena di Verona e del Teatro dell’Opera di Roma.
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