di Gabriele Cupaiolo
A conclusione del celebre Festival MiTo 2020 – nel segno della collaborazione artistica fra Milano e Torino, nonostante le ben note difficoltà di questi mesi – Sabato 19 settembre alle ore 16.30 (ingresso 5 euro) al Teatro Dal Verme Ottavio Dantoni aprirà l’ ultima giornata con il programma “Pergolesi nascosto“, in cui – con l’Orchestra dell’Accademia del Santo Spirito, il soprano Marina Bartoli Compostella e il contralto Lucia Napoli – proporrà il mottetto “Tilge, Höchster meine Sünden“ BWV 1083, opera che Johann Sebastian Bach realizzò fra il 1745 e il 1747 a partire dalla musica dello “Stabat Mater“ di Pergolesi. Su una parafrasi della traduzione di Lutero del Salmo 51 “Miserere“, il genio tedesco riscrisse dieci dei dodici brani pergolesiani, intrecciando il vivido carattere melodico della musica italiana d’inizio ‘700 con la granitica tradizione contrappuntistica nordica. In programma anche il Concerto per clavicembalo e archi BWV 1056 con Dantone direttore e solista.
Alle 21, sempre al Dal Verme (ingresso 10 euro), il romano Sesto Quatrini con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino innesca importanti connessioni fra musica colta e cinema. Quatrini sceglie la Danza ungherese n. 5 di Brahms (presente ne “Il grande dittatore“ di Chaplin), il Quartetto per archi n. 2 (Notturno) di Borodin (menzionato in “007 – Zona pericolo“ di Glen) “Souvenir de Florence“ d Tchaikovsky (rimando a “40.000 dollari per non morire“ di Reisz). La locandina offre inoltre il Concerto per pianoforte, tromba e archi op. 35 di Shostakovich, autore che scrisse spesso per il grande schermo, con esiti di livello come per “The Gadfly“ e “Hamlet“). Affidata al pianista Giuseppe Albanese e alla prima tromba del Regio Sandro Angotti, la celebre partitura del ’33 non offre una diretta citazione cinematografica, ma come molti scores include le più varie citazioni (da Haydn alle canzoni popolari a temi dello stesso Shostakovich).
Alle 21 al Teatro Delfino (Piazza Piero Carnelli, ingresso 3 euro) l’Accademia dei Solinghi con Rita Peiretti, esecutrice per organo, si dedica invece alle “Monache compositrici“, fra composizioni di Isabella Leonarda, Claudia Sessa, Rosa Giacinta Badalla, Bianca Maria Meda, Claudia Francesca Rusca, Chiara Margherita Cozzolani, Maria Francesca Nascinbeni.
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