(di Stefania Bernacchia) Giulia Mutti, classe 1993, è una cantautrice nata e cresciuta in Versilia, ma che vanta già collaborazioni con grandi nomi della musica italiana e non. Il 1 giugno partirà da Querceta il suo primo tour da solista, con una band del tutto nuova composta da Alessandro Sebastiani alla chitarra, Piero Pellicanò al basso e Riccardo Lapasin Zorzit alla batteria.
Incontro Giulia nella sua sala prove, tutto è colorato e sa di musica e gioventù. Dal vivo sembra ancora più fragile di quella che siamo soliti vedere sulle pagine social, ma fin dalle sue prime parole capisco che mi trovo davanti ad una ragazza decisa e determinata, che sa quello che vuole ma soprattutto quello che non vuole.
Ciao Giulia, Tgmusic ti ringrazia per questa intervista. Raccontaci un po’ come è nata la tua passione per la musica.
La mia passione per la musica, come tutte le cose belle e genuine, è nata in maniera del tutto spontanea; fin da piccola sono sempre stata appassionata e in un certo senso attratta da tutto ciò che ruotava intorno al mondo della note musicali. Ho iniziato avvicinandomi dapprima al pianoforte, prendendo lezioni fin dall’età di sette anni e qualche anno dopo ho iniziato a studiare anche canto. Non avevo mai pensato però ad unire le due cose fino a che un bel giorno, grazie al mio attuale manager e produttore Stefano Francesconi, ho voluto provare ad unire canto e musicia ed eccomi qua.
Quando hai capito che volevi fare della musica la tua professione? O meglio, quando hai capito che la musica avrebbe fatto parte del tuo futuro?
Il mondo della musica come ho detto mi è sempre piaciuto, diciamo che dopo l’esame di maturità scientifica, nel momento in cui ho dovuto prendere la decisione se proseguire gli studi o continuare con la musica, ecco in quel momento ho scelto di seguire la mia vera passione.
Qual è la giornata-tipo di Giulia Mutti?
La mia giornata tipo è che non c’è una giornata tipo! (sorride) Decido spesso quando mi alzo la mattina, o cambio programma durante il corso della giornata. Scherzi a parte, dedico sempre qualche ora al pianoforte, così come alla scrittura e alle prove. Se i concerti poi sono vicini, le ore e gli impegni rivolti alle registrazioni in studio aumentano.
Ti ricordi la prima volta sul palco? Eri emozionata?
Non la rcordo benissimo perché ero veramente piccola, avevo circa 7 anni, ma sì ero emozionata. Comunque ti confesso che ogni volta che monto sul palco provo adrenalina e sono emozionata come la prima volta.
Hai collaborato con molti artisti conosciuti, da Paolo Vallesi a Il Cile, dalla PFM a Steve Lyon . Ci vuoi parlare di queste esperienze?
Mi ritengo davvero fortunata, sono ancora giovane e ho avuto la fortuna di collaborare con grandi nomi della musica italiana e non, uno su tutti dal punto di vista della produzione e dell’arrangiamento Steve Lyon (già produttore di nomi del calibro di Depeche Mode, The Cure, Laura Pausini), con il quale ho collaborato anno scorso. Dal punto di vista dei live invece, due anni fa è partita la collaborazione con Paolo Vallesi, con il quale ho girato l’Italia in tour ed è stata la mia prima vera e propria tournée. Aprivo i concerti di Paolo ed ero anche tastierista della band, quindi un’esperienza a tutto tondo che mi ha dato molto, anche dal punto di vista della formazione professionale. Con Il Cile invece ho lavorato lo scorso anno, ho aperto molti dei loro concerti e spero ci sarà un seguito, anche perché abbiamo lo stesso produttore Fabrizio Barbacci (lo stesso di Ligabue e dei Negrita). Infine ho collaborato con la Premiata Forneria Marconi che per chi vive di musica come me è stata veramente una gratificazione unica. Ho aperto qualche loro concerto, fra cui anche quello a Villa Bertelli a Forte dei Marmi. Anche con loro a luglio ci sarà in programma qualcosa che non posso ancora svelare.
Parliamo dei talent show. Hai fatto un’esperienza ad ‘Amici’, ma in fondo cosa pensi dei talent?
Con l’avventura ad ‘Amici’ ho potuto toccare con mano il vero mondo dei talent show e tutto ciò che vi ruota attorno. Sicuramente per i giovani sono una vetrina come forse non ce n’è di eguali al giorno d’oggi, la visibilità che può dare un programma televisivo con la pubblicità che fa e il numero di ascolti che ottiene è davvero unica e impressionante, ma penso che i talent portino ad un successo un po’ effimero, nel senso che tanta è la velocità con la quale si raggiunge l’apice quanta è quella con cui un artista sparisce dalle scene. Amici, XFactor, The Voice of Italy, hanno in comune il fatto che spesso generano idoli che avranno una ‘vita breve’, diventano velocemente macchine da soldi e successo senza essersi fatti anni di gavetta, esperienze, radici e perché no, delusioni e sconfitte. In poco tempo passano dall’essere perfetti sconosciuti a ricoprire le copertine dei settimanali, per tornare poi a essere di nuovo sconosciuti o comunque poco ricordati. Io non miro a questo, non mi interessa il successo in quanto tale, io voglio suonare, cantare, divertirmi, sto bene e sono felice perché sto seguendo la mia passione, il mio sogno e il mio istinto. Se il successo arriverà, bene, ma non lo sto affatto inseguendo.
I tuoi progetti futuri Giulia?
Sicuramente farò dei live, perché adoro il contatto con le persone e stare con il pubblico mi da un’adrenalina incredibile. Inoltre sto preparando il mio primo disco con Fabrizio Barbacci, Gando dei Negrita e Paolo Alberta; uscirà il prossimo anno, e sono molto felice per questo nuovo traguardo. Tornando al discorso di prima, a questo mio primo lavoro sto lavorando da quasi quattro anni, serve tempo, studio e lavoro per mettere radici, se esci da un talent riescono a fartelo pubblicare in una settimana! (ride).
Martedì 1 Giugno comincerà il mio primo tour, ne sono molto orgogliosa e ho deciso di farlo partire dalla mia terra, un omaggio a tutti coloro che mi conoscono e che hanno da sempre creduto in me. Quindi vi aspetto il 1 Giugno in Piazza Sandro Pertini a Querceta dalle ore 21,30 in poi. Il cantautore Paolinetti aprirà il concerto.
Una chicca prima di concludere: il nostro editore Ciro Costagliola un giorno, durante una vostra conversazione, ti lanciò uno spunto per quella che poi sarebbe stata una delle tue canzoni più importanti e ascoltate, ‘Ancora c’è’. Ci racconti questo simpatico aneddoto?
Sì, un giorno di qualche anno fa, parlando con Ciro appunto, venne fuori il pensiero comune che i telegiornali trasmettono spesso notizie negative, ma nel mondo per fortuna ci sono ancora tante belle cose che accadono, ma che purtroppo fanno meno notizia. Ecco in quel momento Ciro mi suggerì di parlare di qualcosa di buono e positivo. Mi si accese come una lampadina e di getto scrissi ‘Ancora c’è’ che porterò in tour e che sarà uno dei brani del mio primo disco.
Giulia, un grazie di cuore per la tua disponibilità e un grosso in bocca al lupo per il tuo primo tour da solista. Ci vedremo sicuramente il 1 Giugno!
Grazie a tutti voi, un bacione!
Giulia e la sua band ci hanno regalato una versione live di ‘Ancora c’è ‘ che vogliamo condividere con tutti voi:
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