di Gabriele Cupaiolo
Sarà a breve che il Maestro Enrico Onofri tornerà a dirigere la Filarmonica Toscanini in qualità di Direttore Principale, dato che la sua presenza è attesa per venerdì 25 febbraio, ore 20.30, presso l’Auditorium Paganini di Parma; il musicista ravennate si ripeterà sabato 26, alle ore 21.00, in sede Teatro Ebe Stignani di Imola – nell’ambito della stagione invernale di Emilia-Romagna Festival -, nonché domenica 27, alle ore 17.30, presso il Teatro della Regina di Cattolica.
Oggetto dell’esibizione saranno le ultime tre sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart, scritte tre anni prima della morte e nel breve giro di un’estate, quella del 1788: parliamo ovviamente della Sinfonia n.39 in mi bemolle maggiore, della Sinfonia n.40 in sol minore e della Sinfonia n.41 in do maggiore (la ‘Jupiter’). La seconda in particolare sarà nota al grande pubblico, grazie al suo cantabilissimo incipit, lavoro che costituisce una delle gemme sonore più celebri della storia della musica occidentale.
Senz’altro l’esecuzione di queste tre sinfonie entro il medesimo programma rappresenta una sfida impegnativa e una prova di grande resistenza fisica e mentale, un passaggio obbligato per qualsiasi orchestra di grande calibro: siamo però certi che solo in questo modo si sarebbe potuta celebrare adeguatamente la collaborazione col grande Maestro Onofri.
La scelta di Enrico Onofri (e questo aggiunge carattere e spirito a questo percorso), è coincisa con l’idea di proporre i tre capolavori susseguentemente, uno dopo l’altro, di modo da permettere all’auditorio di entrare ancor più in empatia con un Mozart molto provato dalle vicende ultime della sua esistenza. Queste le idee del direttore ravennate: ‘Le tre sinfonie sono scritte vicine in maniera veloce, eppure rivelano stati d’animo diversi. Si passa dall’eleganza color ebano della n.39, alla lacerante sinfonia n.40 che all’epoca fu battezzata come l’orrida, alla sperimentale n. 41. Nonostante questo, compongono una collana il cui filo che li unisce è chiarissimo. Si tratta di lavori in cui alcune forme vengono utilizzate in maniera nuova: nessuno ha fatto come Mozart prima di queste sinfonie. Non sono più le forme che si conoscono: acquistano tratti forti, ironici o drammatici come accade ad esempio ai Minuetti che abbandonano la leggerezza e la leziosità. E ancora il contrappunto / fugato della Sinfonia n.41 non si rivela come artificio tecnico, ma come un momento toccante e sublime’.
Da ricordare, poi, che Venerdì 25 febbraio, ore 9.45, andrà in scena il secondo appuntamento con Prova la Toscanini!, progetto musicale escogitato a misura del territorio entro cui agisce la Fondazione Toscanini. L’attività sarà rivolta sia agli studenti delle scuole medie che superiori (11 – 18 anni), sia a gruppi e associazioni regionali.
L’occasione è quella di ascoltare e sperimentare da vicino un organico orchestrale accolto tra le sapienti mani di musicisti soliti e non; inoltre, importante ricordare che gli appuntamenti saranno preceduti da un’introduzione tenuta dal giovane musicologo Attilio Cantore, dottore, oltre che in pianoforte classico, in Lettere moderne, nonché attuale frequentatore dei corsi magistrali in Scienze della Musica e dello Spettacolo a Milano.
Il biglietto intero per le prove aperte equivarrà al costo di € 5 – ridotto Associazioni, scuole, enti soci, abbonati, al costo di € 2; l’abbonamento intero ammonta a € 20, quello ridotto a € 10 (per un totale di sei concerti).
Per informazioni: biglietteria@latoscanini.it, telefono: 0521 391339.
I biglietti per il concerto di Imola:
– prevendite su www.vivaticket.it
– acquisto nel giorno del concerto dalle ore 20 presso la biglietteria del Teatro Stignani, salvo l’esaurimento dei posti in prevendita.
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