La primavera Jazz è con Fred Wesley e l’Orchestra Operaia

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Al via la rassegna musicale giunta alla 21esima edizione.

Sul palco del Guglielmi saliranno anche i giovani Sex Fm.

La Primavera Jazz 2016 a Massa assomiglierà molto a un festival, con tre concerti che si svolgeranno a distanza ravvicinata l’uno dall’altro: martedì 10, venerdì 13 e sabato 14 maggio. La rassegna musicale all’insegna del jazz, giunta quest’anno alla ventunesima edizione e protagonista musicale del cartellone del Guglielmi, quest’anno non vuole essere da meno della prestigiosa stagione di prosa e mette in programma artisti del peso internazionale di Fred Wesley e artisti giovani che rappresentano interessanti promesse per il futuro come i Sex Fm e l’Orchestra Operaia.

«Abbiamo pensato a un programma per mettere in campo un tentativo per uscire dal jazz in senso stretto che è molto bello ma un po’ pericoloso-commenta il sindaco Alessandro Volpi- perché bisognerebbe cercare di uscire dai cliché, dalla ricerca dei virtuosismi di puro jazz, che tendono a stancare e declinare invece il jazz a generi musicali diversi come può essere il funky o il soul promuovendo linguaggi musicali più popolari che avvicinino e coinvolgano un pubblico maggiore».

Quindi una rassegna che evoca le sonorità del jazz ma ispirandosi e impregnandosi di funk, come fanno i Sex Fm, o al soul, allo swing, all’hip hop come succede all’Orchestra Operaia.

L’Orchestra Operaia creata da Massimo Nunzi, un maestro d’orchestra con un importantissimo curriculum alle spalle: ha suonato insieme ad artisti come Chet Baker, Dizzy Gillespie, Umberto Bindi, Domenico Modugno, ha diretto l’orchestra della Rai, ha composto per il cinema e nel maggio del 2013 ha cominciato a mettere insieme i “primi pezzi”, di quella che è diventata l’Orchestra Operaia, una squadra di giovani musicisti professionisti eterogeneo. Un esperimento ispirato agli ensemble che nacquero nel 1929 negli USA in risposta alla grande crisi economica e il cui spirito è di proporre un modello di società perfetta dove ogni operaio lavora per il bene comune, è indispensabile quindi in egual misura agli altri e che per questo guadagna equanimamente.

Si muovono invece dentro un funk tagliente i Sex Fm, un gruppo di 7 musicisti che torna indietro fino agli anni ’70 per reinterpretare i primi dischi di James Brown, le prime hits dei Kool & The Gang, George Clinton, Wild Cherry e altri ancora, senza dimenticare di curare l’aspetto coreografico con vestiti originali anni 70 e per trasformare ogni concerto in un grande party. E non ha certo bisogno di presentazioni il fiore all’occhiello della rassegna, che si esibirà in chiusura sabato 14 maggio: Fred Wesley con il suo gruppo The JB’s. Stiamo parlando di uno dei miti più autorevole della musica funk che ha accompagnato con la sua tromba i momenti artistici più significativi della carriera James Brown, arrivando a dirigerne il gruppo e poi, successivamente, proseguendo la strada da solo e fondando quindi un proprio gruppo.

 

Fonte: Il Tirreno

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