L’esplosione dadaista del Laboratorio Brunier.

0

di Stefano Teani

Sabato 24 Febbraio alle ore 18:00 il Cred (Centro Risorse Educative e Didattiche) di Lucca ha visto lo spettacolo più irriverente di sempre sul Dadaismo: Un tuffo nel Fa-fa, un progetto di Andrea Benedetti sviluppato dall’Associazione Laboratorio Brunier.

La serata all’insegna dell’ironia è stata ricca di richiami simbolici in un’affascinante avventura artistica che, dagli anni ’20, è arrivata fino alla PopArt. Gli stessi oggetti sono stati messi in scena creando una gustosa, straniante scenografia, arricchita da effetti di luce e immagini proiettate. I palloncini – citazione del celebre Le mammelle di Tiresia di Apollinaire – erano sparsi sul palco insieme a ombrelli bianchi e neri (colore tanto caro a Erik Satie).

«Noi non siamo qui per divertirvi, bensì per annoiarvi». Questa è la premessa di un evento che ha fatto del nonsense il padrone incontrastato. Infatti, dopo una “musica d’arredamento”, è entrata in scena una misteriosa presenza femminile (Loredana Bruno), che ha guidato il pubblico attraverso le ossessioni delle società di ieri e e di oggi, intrecciando un filo conduttore fra teatro di prosa e canto che ha lasciato i presenti felicemente spaesati.

Mentre il pubblico osservava le illustrazioni di Charles Martin (famoso illustratore francese) allegate alla raccolta di brani pianistici Sports et Divertissements di Erik Satie, i testi del compositore andavano a creare delle scene minute: la descrizione di una società che da sempre è viziata e ammorbidita da un falso sogno di opulenza e ricchezza. L’esecuzione del pianista Petr Yanchuk è risultata sicura e precisa.

Segue poi il Bestiaire e Banalités di Poulenc per voce e pianoforte, cantati dal soprano Maria Bruno.

Gli spettatori hanno poi goduto dell’esecuzione di I have no Words, un brano in prima esecuzione assoluta in stile Neo Dada del compositore Andrea Benedetti, scritto appositamente per l’occasione, seguito poi da Aquiloni per flauto solo di Andrea Talmelli, eseguito da Rosella Cascasi.

Infine il brano And.Hol, sempre di Benedetti, ha concluso la serata con uno stile minimal che ha visto l’apparizione dello stesso Warhol sul palco (interpretato dallo stesso autore del brano). Questa  sorta di figura mitologica di Andy-Andrea ha così svelato a tutti i segreti del suo fantastico successo.

A conclusione di questo affascinante percorso, è intervenuto il delegato della Società Italiana Musica Contemporanea (SIMC) Antonio Bellandi, per ricordare che Un tuffo nel Fa-fa va a concludere le celebrazioni per il centenario della Società (1943-2023). Ha inoltre invitato il pubblico a godersi la serata che sarebbe di lì a poco… iniziata! Sì, perché non è forse ogni fine un inizio e viceversa? All’evidente spaiamento degli astanti giunge in soccorso l’attrice Loredana Bruno, che suggerisce al pubblico di “riavvolgere il nastro”.

Infine, non sarebbe stata una degna fine senza un lauto aperitivo – offerto dal rinomato panificio Giusti di Lucca – a siglare un bellissimo e insolito evento.

La smania di ricerca e creatività sembra essere il marchio di fabbrica del compositore Andrea Benedetti, che pare aver trovato nel Laboratorio Brunier un valido alleato. Si spera che questo spettacolo in particolare possa segnare la svolta per un’associazione sempre più attenta nel portare cultura fra tutti gli strati della società lucchese, già ricca di tradizioni e cultura.

 

© Tutti i diritti riservati.

No comments