Nel cuore di Parma: una raccolta di analisi successive al Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra ‘Arturo Toscanini’

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di Gabriele Cupaiolo

Vitali Alekseenok, giovane direttore bielorusso di ventinove anni, è ormai da una settimana detentore del primo premio dell’ultima edizione del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra ‘Arturo Toscanini’. Il verdetto, lo ricordiamo, è stato proclamato dalla Giuria Internazionale del Concorso, presieduta dal Maestro Fabio Luisi e composta da Augusto Techera (Teatro Colón di Buenos Aires), Richard Hetherington (Royal Opera House di Londra), Roland Adler (Semperoper di Dresda), Jesús Iglesias Noriega (Palau de les Arts di Valencia), André Comploi (Teatro alla Scala, Milano) e – via streaming – John Fisher (Metropolitan Opera New York), oltre che da Alberto Triola, Direttore Artistico e Sovrintendente de La Toscanini.

 

Ricapitolando anche le altre posizioni sul podio, la seconda piazza, dal valore di 7.500 euro, è stata assegnata al direttore ucraino Sasha Yankevych, mentre il terzo premio, del valore di 5.000 euro, è toccato al direttore austriaco Felix Hornbachner.

Non sono mancati i premi speciali. Il Premio Speciale del Pubblico (euro 2.000), è andato sempre a Vitali Alekseenok; al medesimo anche il Premio Speciale ‘Emanuela Castelbarco Toscanini’ – per la miglior esecuzione di un duetto verdiano. A Sasha Yankevych sono spettati il Premio Speciale della Filarmonica Arturo Toscanini (euro 1.000) e il Premio Speciale dell’Opéra de Saint-Etienne (un concerto nella Stagione Sinfonica).

«È stato un progetto estremamente complesso, ambizioso, ai limiti del temerario – ha commentato Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico de La Toscanini -, non solo per la novità del format, ma anche per il numero di partecipanti, fra candidati, concorrenti, docenti del workshop, cantanti, orchestrali e coristi, e le diverse giurie e commissioni che hanno seguito e valutato i dodici concorrenti dal primo giorno fino alla finale di questa sera. Il Concorso “Arturo Toscanini” era stato pensato come grande appuntamento per Parma Capitale Italiana della Cultura. L’emergenza pandemica ci ha frenato bruscamente l’anno scorso, ma tenacemente la Fondazione Toscanini ha voluto difendere un progetto in cui credeva e ha sempre creduto, sia per il valore e per l’amore che sentiamo per l’Opera, e per l’Opera italiana in particolare, sia per la necessità che avvertiamo di dare un aiuto concreto ai giovani artisti, direttori e cantanti, specialmente in questa fase di ripartenza delle attività artistiche. Questa sera è stata una vera festa dell’Opera. Degna conclusione di una galoppata emozionante iniziata nella primavera scorsa con un workshop che ha lasciato un segno profondo in tutti coloro che vi hanno partecipato, con una attenzione e una relazione forte con la città di Parma, con il territorio e con le bellezze artistiche e con i valori del territorio di questa nostra amata terra verdiana.

‘Toscanini è un direttore unico che visse in un’epoca in cui erano ancora vivi Verdi e Puccini – ha commentato Jesús Iglesias Noriega, Direttore Artistico del Palau de Les Arts di Valencia. Con il suo esempio ha sempre insegnato la disciplina nel lavoro e il rispetto per la partitura. E ha creato una scuola. In un giovane direttore oggi si ricerca musicalità, tecnica, personalità e capacità di comunicazione. Ma questa è solo una realtà ideale. Proprio in virtù della giovane età, non è possibile trovare tutti questi elementi riuniti insieme in un direttore all’inizio della carriera. Perciò, in questo Concorso abbiamo cercato di individuare chi potesse essere più prossimo a questo ideale. Non chi fa tutto alla perfezione – perché la magia della musica risiede anche nella ‘capacità di sbaglio’, che spesso offre molto di più a una performance. Abbiamo valorizzato chi sa meglio trasmettere emozioni, a partire dalle affinità con uno specifico brano’.

Un direttore è molto di più di una persona che tiene un concerto, è un Maestro – spiega Augusto Techera, Chief Coordinator della Produzione Artistica al Teatro Colón di Buenos Aires -: costruire una carriera, sulle orme di Toscanini, significa intraprendere un lungo cammino di studio, lavoro, sacrificio e umanesimo. Una carriera in cui l’arte e la tecnica si pongono al servizio di una partitura e di una drammaturgia viva, maturando la capacità di trasformare la comunità’.

È bello constare come tutti i finalisti di questo Concorso siano a un livello artistico molto alto, ma tutti con differenti visioni musicali – ha sottolineato Richard Hetherington, Head of Music della Royal Opera House di Londra -: ognuno dei tre direttori ha delle idee precise che trasmette con carisma. Tutto ciò è fantastico!’.

‘Vorrei ringraziare particolarmente i cantanti che hanno aiutato i nostri candidati, dando il massimo per riuscire a fare musica insieme con i tre giovani direttori d’orchestra – ha dichiarato il Maestro Fabio Luisi, Presidente della Giuria Internazionale -: i tre finalisti si sono molto impegnati, durante tutto il percorso di formazione che la Fondazione Toscanini ha offerto loro negli ultimi mesi. Questo Concorso, dunque, non è un episodio, ma si propone come forma di educazione musicale’.

Da ricordare ancora, tra gli ospiti presenti, oltre ai componenti della Giuria Internazionale, i membri della Commissione Speciale formata da rappresentanti di Fondazioni Lirico Sinfoniche, Teatri di Tradizione e Festival italiani: Vincenzo De Vivo (Direttore artistico della stagione lirica del Teatro delle Muse di Ancona); Giovanna Lomazzi (Vicepresidente della AsLiCo); Paolo Cascio (Segretario artistico del Festival Donizetti di Bergamo); Fulvio Macciardi (Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna); Giovanni Cultrera (Sovrintendente del Teatro Bellini di Catania); Andrea Cigni (Sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona); Claudio Orazi (Sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova); Aldo Sisillo (Direttore artistico del Teatro Comunale di Modena); Anna Maria Meo (Direttore generale del Teatro Regio di Parma); Fiorenzo Grassi (Direttore artistico della stagione lirica del Teatro Fraschini di Pavia); Ernesto Palacio (Sovrintendente del Rossini Opera Festival di Pesaro); Cristina Ferrari (Direttore artistico del Teatro Municipale di Piacenza); Alessio Vlad (Direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma); Francesco Andolfi (Segretario artistico del Teatro Regio di Torino); Franco Moretti (Direttore generale del Festival Puccini di Torre del Lago); Matteo Beltrami (Direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese); Paolo Rodda (Direttore artistico del Teatro Verdi di Trieste); Fortunato Ortombina (Sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia); Francesco Ommassini (Direttore residente della Fondazione Arena di Verona).

Al Teatro Regio di Parma anche molti volti noti del mondo dello spettacolo: Fabio Armiliato, Luciana D’Intino, Tiziana Fabbricini, Barbara Frittoli, Pierluigi Pizzi e Roberto Scandiuzzi, solo per citarne alcuni.

Il concorso internazionale di Direzione d’orchestra d’Opera Arturo Toscanini – ha concluso Alberto Triolaè stata un’occasione, non solo per i tre finalisti, ma anche per tanti cantanti provenienti dalle accademie italiane più prestigiose, di farsi ascoltare e mettersi in gioco di fronte a una platea prestigiosa, una Giuria internazionale e una Commissione speciale che rappresenta il mondo dell’Opera italiana. Ci diamo ora appuntamento al 2023 per il nuovo Concorso Toscanini. E siamo felici ed orgogliosi che questo format dedicato all’Opera italiana abbia avuto un così grande successo’.

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