Dario Brunori, in arte Brunori Sas, cantautore calabrese, uno dei più maturi del settore alternativo.
Il 20 gennaio ha lanciato il vinile, il cd ed il digitale del suo ultimo e quarto album di inediti “A casa tutto bene”, in uscita per l’etichetta discografica Picicca Dischi. 12 canzoni autobiografiche, corali e sentimentali in cui ognuno di noi può riconoscersi. Un album con pochi ritornelli orecchiabili, a differenza dei suoi precedenti lavori e con un approccio musicale diverso e più denso.
Sarà la maturità artistica, sarà qualche capello bianco, sarà che questo lavoro ti porta a metterti a nudo con te stesso, ma questo è davvero un disco “serio”, ponderato, che smuove al sentimento e che vuole fare tutt’altro che dare lezioni di vita. Non una raccolta di canzoni ma “un insieme di opere d’arte” con l’intento di lasciarci qualcosa di nuovo, qualcosa in più. Brunori vuole parlarci delle sue paure: la paura di cambiare, di deludere le aspettative, di perdere ciò che si ha, di un “luogo” prima o poi da abbandonare per poter a pieno la nostra vita . Uscire dalla comfort-zone è sempre spiazzante ma è davvero necessario per riuscire ad affrontare la nostre paure ed insicurezze.
L’album è stato anticipato dal singolo “La verità” in cui Dario ed il produttore giapponese Taketo Gohara hanno davvero dato il massimo. “La verità è che ti fa paura l’idea di scomparire, l’idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire”. Il singolo più degregoriano del disco, in alta rotazione nelle radio, in cui ogni singola frase ti scava dentro la coscienza e ti spinge a riflettere indipendentemente dalla tua volontà. Per non parlare del videoclip, immagini di vita toccanti con il giovanissimo attore-nipote del cantante e diretto da Giacomo Triglia, talentoso videomaker. Un video immediato, leale, autentico proprio come vuole apparire Brunori: senza illusioni e fronzoli, girato proprio nella sua città natale, nella quale non sdegna mai di tornare.
In generale “A casa tutto bene”, è veramente un album con l’anima. Inevitabile dopo l’intero ascolto farci qualche domanda, esaminarci per andare alla scoperta del “Nostro Io” e scavarci un po’ più a fondo.
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