Nuovi allestimenti verdiani: pronti a lasciare il segno?

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di Gabriele Cupaiolo

Sarà una chiave di lettura innovativa a guidare le tendenze interpretative di una delle maggiori opere del cigno di Busseto: scopriamo assieme i protagonisti di un progetto imperdibile.

Al Teatro dell’Opera di Roma andrà in scena dal 31 gennaio al 12 febbraio 2023 l’ultimo allestimento del capolavoro di Giuseppe Verdi, del quale bacchetta sul podio sarà Michele Mariotti, Direttore musicale del Lirico capitolino; la regia è stata affidata, invece, alla competenza di Davide Livermore.

L’immensa partitura di Aida si lascia leggere naturalmente come un dramma intimo, prima ancora che glorioso e patriottico’ – queste le parole di Michele Mariotti – ‘Voglio prendere avvio dai sentimenti nascosti dei personaggi, che pure emergono dalla musica, oltre che dal libretto, per esaltarne le innumerevoli sfumature’. Intrigante e appropriata la prospettiva interpretativa del direttore marchigiano, che affronta Aida per la prima volta di fronte al pubblico e in teatro – dopo averla diretta in forma di concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli nell’estate 2020, dunque all’aperto, e pochi mesi dopo all’Opéra di Parigi, con trasmissione in streaming.

Sul versante della messinscena, Davide Livermore è affiancato dai suoi consolidati collaboratori: Giò Forma per le scene, Gianluca Falaschi per i costumi, Antonio Castro per le luci e D-Wok per i video.

All’interno del cast ad interpretare Aida sarà il soprano bulgaro Krassimira Stoyanova, ormai nota ai più importanti teatri del mondo, partendo dalla Scala fino al Teatro Real di Madrid, toccando la Chicago Symphony Orchestra, esperienza senz’altro indimenticabile per la presenza del Maestro Riccardo Muti. A lei si alternerà Vittoria Yeo (2, 5 e 11 febbraio). La parte di Radamès spetterà al tenore Fabio Sartori, voce verdiana di riferimento e tra le più richieste al giorno d’oggi, in alternanza con Luciano Ganci (2, 5, 7 e 11 febbraio). Amneris sarà il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, anche lei già verdiana nell’immaginario collettivo, che ha precedentemente vestito i panni della principessa egizia al Festival di Salisburgo e all’Arena di Verona; si alterna con Irene Savignano, diplomata di Fabbrica, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma (recite del 2, 5, 7 e 11 febbraio). Amonasro sarà il baritono Vladimir Stoyanov, mentre il basso Riccardo Zanellato interpreterà Ramfis. Nella parte della sacerdotessa vedremo impegnata Veronica Marini, in quella del Re Giorgi Manoshvili, mentre in quella del Messaggero Carlo Bosi. Infine, il Coro dell’Opera di Roma sarà diretto da Ciro Visco.

 

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