Torna il festival Nuovi Spazi Musicali, la rassegna di musica contemporanea giunta alla sua 43esima edizione: per tutto il mese di ottobre, l’Auditorium Neroni di Ascoli Piceno vedrà alternarsi solisti e ensemble in un cartellone ricco di prime esecuzioni e di omaggi ai grandi maestri del Novecento. Ne abbiamo parlato con il direttore artistico del festival, la compositrice Ada Gentile.
Maestro Gentile, il Festival spegne quest’anno ben 43 candeline!
Esatto, e per il decimo anno saremo ad Ascoli, città che ci ha accolti meravigliosamente dopo Roma. Questa edizione vedrà anche una grafica rinnovata, oltre al ritorno di artisti stranieri dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia.
Tornano anche le operine tascabili, vero e proprio marchio di fabbrica del Festival.
Quattro operine faranno da cornice ideale al programma, con la serata di apertura del 7 e quella di chiusura del 21 ottobre. Si tratta, come il nome suggerisce, di lavori brevi per ensemble piccoli, pensati per superare le difficoltà logistiche delle opere tradizionali – e non a caso sono state portate con successo in giro per il mondo, anche negli Stati Uniti. È sempre più difficile approcciarsi al genere buffo, specie in un momento storico come questo dove non è facile ridere e far ridere.
Operine, ma anche solisti e musica da camera…
Le altre cinque serate vedranno protagonisti tre giovani e validissimi strumentisti: Ludovico Venturi si esibirà in un articolato programma che metterà in luce il vasto panorama della letteratura contemporanea per percussioni; la pianista Anna Pavlova, che vive a Vienna, si cimenterà con autori russi, mentre Claudio Pasceri al violoncello spazierà da Bach al contemporaneo. Un’altra serata vedrà un omaggio al grande Goffredo Petrassi (di cui ho avuto il privilegio di essere l’ultima allieva) con il giovane e promettente pianista Alessio Falciani. Ci sarà anche spazio per la musica da camera con il Trio Ad Libitum, ensemble fiorentino giovane ma già con molti successi alle spalle.
Non solo contemporaneo, ma dialogo tra passato e presente, quindi?
Molti classici, certo, ma in tutte le serate ho voluto inserire almeno una prima esecuzione assoluta, opere scritte appositamente per il nostro festival e per i suoi artisti. E al tempo stesso, accanto ad autori consolidati, cerco di dare spazio a nomi nuovi, magari conosciuti all’estero e poco in Italia. Credo che nostro dovere sia avvicinare il pubblico alla contemporanea, che ha la brutta fama di essere “difficile” all’ascolto…
…una fama immeritata, dal suo punto di vista?
Non si tratta di musica “facile”, certo, ma la cultura non dev’essere facile: deve impegnare, non rilassare, altrimenti sarebbe intrattenimento. Poi, a mio parere, un quartetto op. 135 o una sonata op. 106 di Beethoven sono “difficili” quanto un pezzo mio o di Luigi Nono: sono lavori che vanno presentati e introdotti nella maniera giusta. Dobbiamo far capire cosa viene eseguito, accompagnare per mano il pubblico in un mondo spesso nuovo o poco conosciuto.
Appuntamento quindi a venerdì 7 ottobre per la serata inaugurale del festival Nuovi Spazi Musicali 2022, presso l’Auditorium Neroni in Via del Cassero ad Ascoli Piceno.
Tutte le serate sono a ingresso libero.
Maggiori informazioni sul sito http://www.nuovispazimusicali.it/
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