Milano – Palazzina Liberty in musica celebra il Giorno della memoria, domenica 27 gennaio 2019, con due concerti tematici e un incontro aperto al pubblico. Il programma si aprirà alle ore 10:45 con “Le signore dell’orchestra.
Memorie di una musicista ad Auschwitz”, concerto-spettacolo interamente al femminile a cura di Milano classica e Associazione culturale Le cameriste ambrosiane in collaborazione con Equivoci musicali; interpreti il mezzosoprano Rachel O’ Brien e Le cameriste ambrosiane, accompagnate dalla voce recitante di Silvia Giulia Mendola.
Protagonista della narrazione in musica è l’Orchestra femminile di Auschwitz, l’ensemble di 47 donne deportate, creato nel 1943 ad Auschwitz-Birkenau per ordine delle SS; le deportate avevano il compito di intrattenere gli ufficiali nazisti, accogliere i nuovi prigionieri e accompagnare le detenute al lavoro.
Al cuore della trama è il vissuto di due straordinarie signore dell’orchestra: la direttrice Alma Rosè (1906 – 1944), violinista austriaca di origine ebraica, nipote di Gustav Mahler, deceduta nel campo per malattia, e Fania Fénélon (1908 – 1983), pseudonimo di Fanja Goldstein, pianista, compositrice e cantante di cabaret, nata in Francia da padre ebreo e miracolosamente sopravvissuta fino alla liberazione nel campo di Bergen-Belsen nel 1945, realizzando così il sogno di “sopravvivere e ricordare per far sapere al mondo”.
“Levante. Gli ebrei d’Europa. In memoria di Vlado Herzog” è l’omaggio in musica delle ore 18:00 che Rete culturale Cantospeso tributa agli ebrei, popolo trasversale d’Europa, e in particolare alla memoria di Vlado Herzog (Osijek, 1937 – San Paolo, 1975).
Il concerto inaugura “Venti d’Europa”, seconda edizione del ciclo “Contemporanea-mente”, dedicato alla musica corale di oggi. Solista d’eccezione è il chitarrista Emanuele Segre, voce fra le più autorevoli del concertismo internazionale.
Sul palco della Liberty lo affiancheranno il Coro Cantosospeso, l’Ensemble Prometeo e il pianista Rodrigo Garcìa, diretti da Martinho Lutero Galati de Oliveira.
In programma brani di Mario Castelnuovo-Tedesco, Arnold Schönberg, Heitor Villa-Lobos, Kurt Weill, João Bosco, Vinicius De Moraes, Caetano Veloso.
Del compositore di origine ebraica Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 – Beverly Hills, 1968), fuggito negli USA nel 1939 in seguito all’emanazione delle leggi razziali, si ascolterà “Il romancero gitano”, un’opera del 1951 per coro misto e chitarra sola, realizzata musicando poesie tratte dalla raccolta “Poema del Cante Jondo” di Federico Garcìa Lorca.
Il concerto di Cantosospeso sarà preceduto dall’incontro aperto al pubblico delle ore 16:30 con Ivo Herzog, figlio di Vlado Herzog. Ivo porterà la testimonianza del padre Vlado, il giornalista e drammaturgo nato a Osijek nell’attuale Croazia da famiglia ebrea, trasferitasi in Brasile nei primi anni ’40 per sfuggire alle persecuzioni razziali. Membro del Partito Comunista brasiliano (all’epoca clandestino), Vlado Herzog fu torturato e ucciso nel 1975 dalla polizia segreta brasiliana durante la dittatura militare. La sua morte ebbe un grande impatto sull’opinione pubblica, tanto da contribuire alla caduta della dittatura e alla ripresa della democrazia nel paese.
L’appuntamento dal titolo #torturanuncamais – Incontro con Ivo Herzog è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per accedere al concerto delle ore 18:00 è necessario presentare il biglietto d’ingresso, in vendita in Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame.
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