Michael Stipe ha dichiarato che, nonostante la sua carriera come pop star sia ormai alle sue spalle, vorrebbe tornare a lavorare nel mondo della musica. In un’intervista rilasciata al New York Times, l’ex cantante dei R.E.M. ha attribuito il merito di questa sua scelta di ritornare alla musica ai due concerti in omaggio a Bowie cui Stipe prese parte la scorsa primavera.Il musicista 56enne ha parlato in occasione della ristampa per 25esimo anniversario della pubblicazione di Out Of Time, album pilastro della carriera dei R.E.M. targato 1991. In uscita il 18 novembre, la ristampa conterrà le versioni demo, video musicali e introvabili registrazioni live in acustico.
Mentre da una parte ha enfatizzato come solitamente non apprezzi le ristampe pubblicate per meri scopi commerciali, Stipe ha sentito come queste prime versioni dei R.E:M. potessero costituire per i fan delle testimonianze importanti sulla nascita e produzione dell’album.«Mi si vede mentre mi sforzo al massimo, e qualche volta anche di più, per provare a trovare una melodia, per far uscire un testo e vedere se funziona o meno con la musica ma che magari non sarebbe mai stato ascoltato – ha detto Stipe – E ora, 25 anni dopo, lo stiamo offrendo al nostro pubblico».Out Of Time, che include l’epica versione al mandolino di Losing My Religion, fece dei R.E.M. una rock band di caratura mondiali, portando il loro alt-rock al pubblico mainstream. «Per uno che non aveva grandi ambizioni – ha continuato Stipe – traversi per le mani una ‘grande hit per l’estate’ era il regalo più grande che potessi sperare ».
Dallo scioglimento dei R.E.M. nel 2011, sono state molto rare le performance live di Stipe. A dicembre 2014, a sorpresa, debuttò come solista in apertura al concerto di Patti Smith a New York, suonando un mix di canzoni di canzoni dei R.E.M. e cover. Più recentemente, Stipe ha realizzato una versione commovente di Ashes to Ashes durante il concerto newyorkese in tributo a Bowie, esperienza da cui è rimasto fortemente colpito.
«In una settimana ho reinterpretato due fra i miei brani preferiti di sempre – scrisse Stipe sul sito dei R.E.M. – Per l’evento alla Carnegie in particolare ho voluto che fosse la sala stessa lo strumento principale, facendo un uso attento dei riverberi in modo da creare lo spazio necessario per creare l’arrangiamento che avevamo pensato per Ashes To Ashes ».
Fonte: Rolling Stone
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