Sento un suono e prevedo il futuro!

0

Vi siete mai chiesti cosa accade al nostro organismo appena sente un suono di qualunque tipo? Oltre alle classiche risposte quali “mi sento in pace con me stesso” oppure “vedo la Luna” o “sento il cuore che pompa a palla”, vorrei che vi concentraste su una parte precisa del nostro corpo, quella più complessa, ovvero il cervello. Riformulo la domanda: vi siete mai chiesti cosa accade al nostro cervello appena sentiamo un suono? No? Provate a seguirmi.

Appena una nota arriva al nostro orecchio un meccanismo involontario di codifica si attiva, creando in noi il bisogno di sapere quale sarà l’evento sonoro successivo. In poche parole il nostro cervello si chiede quale sia la nota che verrà dopo quella appena sentita. Partendo dalla consapevolezza che l’essere umano mira a soddisfare i propri bisogni, viene da sé che in tale meccanismo, se il nostro cervello indovina, si produce un senso di “benessere”.

Arrivati a questo passaggio dobbiamo chiederci in base a cosa il nostro cervello possa cercare di dedurre la nota futura. La risposta come sempre è data dall’esperienza e dal proprio bagaglio musicale. Facendo riferimento a tutta la musica ascoltata, il nostro cervello calcola la media statistica di quante volte quel suono percepito è seguito da una probabile nota. Maggiore è il numero delle volte, più forte sarà la probabilità di sentirlo e di godere del successo deduttivo. Chiaro?

Voglio forse dire che più la musica è familiare più ci piace? Beh, di certo si preferisce tendenzialmente una situazione nota da una sconosciuta e ci troviamo a proprio agio se il clima è familiare. Quando una nota sensibile risolve sulla tonica sentiamo odore di casa e la cosa ci piace, ci piace parecchio!

Tale meccanismo è alla base della composizione musicale e del pacchetti offerto con essa, poiché contribuisce al successo di un genere commerciale rispetto a uno più ricercato, del resto a casina si sta bene!

 

Matteo Zetti

www.matteozetti.com

No comments