di Giorgiana Strazzullo
Il sipario della stagione di concerti 2021/22 della Società del Quartetto si apre con il fantasioso quintetto d’archi Spunicunifait: Lunedì 15 novembre ore 20:45 al Comunale di Vicenza.
Il programma prevede l’esecuzione dei tre quintetti di Mozart, scritti fra il 1773 e il 1791, eseguiti su strumenti d’epoca dalle violiniste Lorenza Borrani e Maia Cabeza, i violisti Simone Jandl e Max Mandel e la violoncellista Luise Buchberger.
Cosa significa Spunicunifait? Di per sé il termine non significa nulla, ma al tempo stesso ci racconta che al Mozartino di Cappelletto piaceva concedersi puerili fantasticherie anche in età adulta.
Gli artisti dell’ensemble, cultori della musica di Mozart, hanno scovato questo termine di pura fantasia, nella sua burlesca corrispondenza epistolare che intavolava con la cuginetta.
Di recente costituzione la formazione è composta da due archi canadesi, due francesi e dall’italiana Lorenza Borrani (Concertmaster dell’orchestra Spira mirabilis).
Lo Spunicunifait propone l’approfondimento dei sei quintetti scritti da Mozart. «Opere per molti versi speciali – spiega la violinista fiorentina Lorenza Borrani – nelle quali Mozart raggiunge la perfezione dei suoi quartetti, ma con cinque voci. L’alchimia degli strumenti che si scambiano i ruoli è incredibilmente varia e sorprendente, tanto che ognuno di questi quintetti si apre a dimensioni, mondi e pianeti diversi».
Lunedì 15 novembre, ospite della Società del Quartetto di Vicenza, il quintetto Spunicunifait offrirà un ampio spaccato di questi tesori. Il concerto inizia con il primo della serie, in si bemolle maggiore, composto a Salisburgo nel 1773 a conclusione di un ciclo di quartetti. Segue il numero 5 in re maggiore datato 1790 (l’anno prima della morte di Mozart) che si contraddistingue per l’impostazione brillante e una scrittura virtuosistica. Infine il quarto in sol minore, venuto alla luce nel 1787 e considerato il fiore all’occhiello della serie quanto a densità e raffinatezza.
I fantastici cinque sono accomunati da percorsi artistici molto simili: sono tutti stimatissimi interpreti del repertorio cameristico, suonano in importanti orchestre, insegnano in prestigiosi atenei e come solisti sono regolarmente invitati ad esibirsi con ensemble come la Chamber Orchestra of Europe, l’Orchestra of the Age of Enlightenment, la Lucerne Festival Orchestra, la Camerata Salzburg e gli English Baroque Soloists.
Gli Spunicunifait suonano strumenti d’epoca, o fedeli copie moderne, fra i quali un violino Carlo Ferdinando Landolfi del 1750 circa e un violoncello Giacomo Gavelli del 1730.
Biglietti da 10 a 15 Euro acquistabili sul circuito online del Teatro Comunale, presso gli uffici della Società del Quartetto (0444 543729) e la biglietteria del Comunale (0444 324442), dove si potranno anche convertire i voucher.
No comments