Gli Swans hanno annunciato l’uscita di un nuovo album per Young God/mute Records, The Glowing Man. La band di pionieri dell’industrial guidata da Michael Gira—ancora al centro della bufera per via di un’accusa di stupro attualmente messa da parte ma non risolta del tutto—tornerà sugli scaffali fisici e digitali il prossimo 17 giugno.
Del disco è stata diffusa sia la tracklist che la copertina, oltre che a un estratto di due minuti della title track. Era da To Be Kind del 2014 che la formazione non si riuniva in studio per comporre materiale originale, che a detta dello stesso Gira «sarà l’ultima release dell’attuale incarnazione degli Swans». E dove c’è un disco, c’è inevitabilmente un tour, che porterà la formazione newyorchese a zonzo per il globo, Italia compresa. Se vi va quindi di vedere uno degli ultimi concerti degli Swans per come li conosciamo (ovvero, la formazione riformata nel 2009), sappiate che DNA Concerti ce li porterà il 5 novembre al Teatro Manzoni di Bologna e il 6 all’Orion di Roma.
Una parte del comunicato scritto da Michael Gira:
“Nel 2009, quando ho preso la decisione di ridare vita agli Swans, non avevo idea di cosa avrebbe comportato. Sapevo che se avessi preso la strada della rivisitazione del catalogo sarebbe stato inutile e mortificante. Dopo aver pensato molto su come rendere questa un’avventura che avrebbe invece portato la musica in avanti in un terreno inaspettato, ho scelto le cinque persone con cui lavorare che credevo avrebbero fornito un senso di sorpresa, ma anche di incertezza, e che contemporaneamente avrebbero avuto la forza e la fiducia per cavalcare il fiume dell’intenzione che sgorga dal cuore del suono, ovunque ci avrebbe portato – e qual è l’intenzione? L’AMORE!
E così questo AMORE ci ha portati, con l’uscita della nuova e definitiva registrazione di questa configurazione degli Swans, attraverso quattro album (tre dei quali contengono più complessità e sfumature di quanto mi sarei mai sognato), diverse uscite dal vivo, vari progetti di raccolta fondi, innumerevoli e apparentemente infiniti tour e prove, e in generale un regime estenuante che ci ha lasciato storditi ma ancora rinvigoriti e ansiosi di vedere questa cosa fino alla sua conclusione. Con la presente ringrazio i miei fratelli e collaboratori per il loro impegno verso la verità ovunque si trovi al centro del suono. Io non sono decisamente un deista, ma in alcune occasioni – in particolare nelle performance dal vivo – è stato un mio privilegio, attraverso i nostri sforzi collettivi, di cogliere appena qualcosa di infinito nel suono e l’esperienza generata da una forza che è sicuramente maggiore di tutti noi messi insieme. Quando si parla con il pubblico dopo gli spettacoli o attraverso la corrispondenza successiva, è stato anche un privilegio scoprire che hanno sperimentato qualcosa di simile. Qualunque sia la forza che ci ha portato attraverso questa escursione, è stata utile per molti di noi, e io sono grato per quello che è stato il periodo più impegnativo e appagante della mia vita musicale.
Andando avanti, finito il tour per The Glowing Man, io continuerò a fare musica sotto il nome Swans, con un nuovo cast di collaboratori. Ho una piccola idea sul suono che prenderà, il che è una buona cosa. I tour saranno meno estensivi, ne sono certo! Qualunque sia il futuro, mi mancherà immensamente questo particolare luogo di potenziale musicale e umano: Norman Westberg, Kristof Hahn, Phil Puleo, Christopher Pravdica, Thor Harris, e me stesso mescolato lì da qualche parte.”
La tracklist di The Glowing Man e, più sotto, la copertina:
1. Cloud of Forgetting
2. Cloud of Unknowing
3. The World Looks Red / The World Looks Black
4. People Like Us
5. Frankie M.
6. When Will I Return?
7. The Glowing Man
8. Finally, Peace.
Fonte: Rolling Stone Magazine
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