YATO, cantautore Electro Vocal (nome d’arte di Stefano Mazzei) che si era già presentato al pubblico
con alcuni singoli e video a fine 2014, annuncia l’uscita di Fuck Simile, primo album in italiano composto da otto brani fra cantautorato ed elettronica, alternative rock e dance con uno stile ricercato di
testo; musica e parole come soggettiva esperienza della quotidianità e della sua generazione. Tra gli
artisti ed influenze di riferimento Nils Frahm, Dub Fx, Chet Faker, Peter Gabriel, Sigur Ros, Radiohead; Lucio Dalla, Marta sui Tubi, Calibro 35.
Un disco vorticoso che non abbandona l’ascoltatore bensì lo lascia in preda a ritmi, sonorità, parole
ed echi che muovono tutto il concept: una forma canzone particolare, come in Servo di un’idea,
In-Nocuo, Angoli di, Mondo Corrotto e allo stesso tempo così particolarmente radiofonica. Un progetto dal sapore editoriale ed artistico tutto suo, un’anima underground che si esprime con i vocal
loop nella scrittura e composizione della forma canzone in stile cantautorale. Dalle vocal version ad
un’elettronica raffinata come vero e proprio leitmotiv per testi con riferimenti a condizioni sociali e
soggettive della ”X” generation.
YATO è un progetto musicale solista in italiano ed unisce sonorità e ritmi pop e rock ad “atmosfere elettroniche” e al dubstep.
Lo stile dei testi, fra il cantautoriale, il pop ed il parlato offre un lieve contrasto con l’arrangiamento.
La “Y”, versione stilizzata della “I”, rappresenta visivamente, con le sue due diramazioni, la non appartenenza vocalica ad un nucleo specifico.
Lo iato viola l’idea metrica!..pone il problema del dover far corrispondere una teoria alla pratica.
L’eco prodotto dallo Iato è quello stesso suono che ci fa uscire dalla certezza di quello che pensiamo aver sentito con i sensi.
La mia musica e le mie canzoni sono forme di “iato” che sentiamo, viviamo e che ci accompagnano ogni giorno, sono megafono ed eco della società, dell’uomo e della sua espressione, afferma Stefano.
YATO è un progetto musicale solista in italiano ed unisce sonorità e ritmi pop e rock ad “atmosfere elettroniche” e al dubstep.
Lo stile dei testi, fra il cantautoriale, il pop ed il parlato offre un lieve contrasto con l’arrangiamento.
La “Y”, versione stilizzata della “I”, rappresenta visivamente, con le sue due diramazioni, la non appartenenza vocalica ad un nucleo specifico.
Lo iato viola l’idea metrica!..pone il problema del dover far corrispondere una teoria alla pratica.
L’eco prodotto dallo Iato è quello stesso suono che ci fa uscire dalla certezza di quello che pensiamo aver sentito con i sensi.
La mia musica e le mie canzoni sono forme di “iato” che sentiamo, viviamo e che ci accompagnano ogni giorno, sono megafono ed eco della società, dell’uomo e della sua espressione, afferma Stefano.
In programmazione per date live con questo nuovo progetto solista, YATO ha i suoi precedenti fra cui
si ricordano l’open live set di Richard Dorfmeister, la partecipazione a Festival Internazionali di Surf
(SingleFinn) e raduni motociclistici fino ai propri personali concerti nell’area versiliese e fiorentina in
locali, club e location suggestive quali Rocca d’Aghinolfi (Massa Carrara), Piazza del Duomo (Pietrasanta, Lucca ) e Le Murate (Firenze), con il suo precedente progetto Sea Sound Radio.
L’album è auto-prodotto dallo stesso autore ed è disponibile dallo scorso 28 marzo 2016 nei principali digital-store (iTunes, Spotify, Amazon, ecc.) o in copia fisica diretta sul suo sito ufficiale.
Dopo il videoclip di Servo di un’idea, YATO presenta il nuovo singolo Ormonauti: “Un boom dance dal beat estivo con stacchi e “frenate” dedicato ad una generazione in preda ai propri sensi, alle proprie
immagini erotizzate, che del virtuale ne fa solo l’unico modo possibile di evadere e godere. Una forma canzone che svuota il ritornello dalle pienezze strumentali per mettere ancora più in risalto il
tipo di messaggio.”
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