Due capolavori di Ludwig van Beethoven per inaugurare la 79° edizione del Festival più antico d’Italia. András Schiff è il solista d’eccezione nel quinto e ultimo Concerto per pianoforte e orchestra, il cosiddetto Imperatore forse per le analogie con la grandiosa Sinfonia Eroica o forse in riferimento al periodo della sua creazione, in una Vienna occupata dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte. Una delle più famose pagine per pianoforte e orchestra mai scritte, qui affiancata da un ancor più celebre monumento musicale: la Sinfonia n. 9. Partitura sublime, affidata a Zubin Mehta e all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che nella rivoluzionaria esplosione dell’Inno alla gioia travolge e supera quanto era stato composto fino ad allora.
Per i suoi 80 anni, Zubin Mehta festaeggia passando da Firenze a Mumbay, città natale del musicista dove porterà un po’ di Firenze e di Toscana. La data del compleanno di Mehta è il 29 aprile, ma mercoledì 20 i festeggiamenti prenderanno il via: sul palco del Brabourne Stadium di Mumbai, con Mehta ci sarà Andrea Bocelli, ospite d’onore del concerto della Israel Philharmonic Orchestra, ed entrambi indosseranno abiti Stefano Ricci, la maison fiorentina leader nell’ abbigliamento maschile “fatto in Italia”.
Di seguito riascoltiamolo mentre dirige per il Maggio Musicale Fiorentino l’opera di Carl Orff mentre nella evocativa abbazia rinascimentale di San Galgano illuminata da falò e torce vengono messe in scena azioni di teatro profano da artisti di strada: una evocazione immaginifica delle atmosfere medievali che accompagna la magistrale esecuzione musicale di Piazza della Signoria.
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